Storia della Bandiera
Storia della Bandiera
Le prime prove documentarie dell´esistenza di oggetti rigidi simili a bandiere risalgono agli egizi, assiro-babilonesi, persiani, greci e cinesi.
Risulta che il fondatore della dinastia Chu in Cina nel 1122 a.C. avesse “una bandiera bianca che lo precedeva”.
I popoli delle steppe dell´Asia centrale trasmisero la pratica di portare insegne ondeggianti al vento, all´asia orientale e meridionale nonche´ agli Irani del Caucaso e della pianura sarmatica, donde l´uso passo´, all´esercito imperiale romano, ai goti e ai germani in genere.
Le prime “Insegne” usate in battaglia furono descritte come “Stendardi”. Questi erano fissati ad una stoffa sulla cima dell´asta. L´oggetto ostentato era un simbolo sacro.
I monumenti pre-dinastici che portano la data del regno Ramiro II, gia´ mostrano questi stendardi sacri; anche i Greci avevano una vasta gamma di “Insegne”.
Nella tradizione propriamente romana vennero usati soltanto i “Signa” metallici e i “Vexilla”.
I “vexilla” erano invece veri e propri gonfaloni per la cavalleria. Quelli della cavalleria romana assomigliavano alla bandiera propriamente detta. Questo tipo di emblema ebbe uno sviluppo enorme dopo la conversione di Costantino al cristianesimo.
Successivamente vennero poi chiamati piu´ generalmente “vexilli” e “Bandum” e “Bandiera” dall´epoca dei longobardi, che erano soliti corredare i propri reparti di un segno di riconoscimento costituito da una striscia di panno o di pelle detta “Banda”.
Dal nome “banda” (gotico: bandaja), derivarono successivamente le forme di “bandus” o “bandum” e da questi a sua volta ebbe origine il vocabolo “bandiera”, provenzale:”baniera”, francese:”banniere”, spagnolo:”bandiera”, inglese:”banner”, latino medievale:”bandiera,baneria,banniria”.
La fortuna della “bandiera” e´ da ascriversi al medioevo.Durante tale periodo essa fu usata sia dalla Chiesa, sia dalle gerarchie feudali.
Due eventi contribuirono a diffondere l´uso:
I – Il contatto, attraverso le Crociate, con l´Islam, che impiegava bandiere di significato “dinastico – sacrale”
II – Lo sviluppo della scienza e della moda araldiche che rese tutti piu´ attenti e sensibili alla simbologia dei “colori” e degli “emblemi”.
Si puo far risalire il trapasso del significato della bandiera da militare aa politico-giuridico, nell´eta feudale. Il termine stesso, derivando da “bando” o “banno”, qualificava appunto il possesso, da parte di chi inalberava una bandiera del diritto di “banno”, cioe´ del potere di impartire ordini e colpire con le armi i contravventori della legge.
Con il rafforzarsi delle monarchie e il loro progressivo mutarsi in regimi assolutistici, le bandiere feudali scomparirono, cedendo il passo alla sola bandiera regia, considerata il simbolo del sovrano ma anche del popolo tutto. Durante l´eta´ comunale l´uso di quest´insegna fu generale.
Accanto alle bandiere dei pubblici poteri, il medioevo ne conosceva pero´ molte altre, per esempi, quelle simbolizzanti un gruppo professionale, una corporazione o arte (della lana, dei beccai, degli armaroli, dei sarti, ecc.).
Da queste ebbero origine diretta le bandiere politiche, destinate a una fortuna particolare in eta´ contemporanea.
La prima bandiera esprimente un programma politico – ideologico (rivoluzione) fu il tricolore francese.
Ad esso si ispirarono tutte le altre bandiere che venivano issate al cadere delle monarchie regnanti.
IL GIOCO DELLA BANDIERA OGGI
Tutto questo patrimonio espressivo, viene ereditato oggi dalla moderna figura dello sbandieratore che diventa il depositario protagonista più atteso negli eventi spettacolari prodotti dalle innumerevoli rievocazioni storiche, nate con lo specifico intento di recuperare in termini etici ed estetici la memoria storica di specifici territori.
Infatti dal 1960 ha ripreso particolare vigore in Italia dove, nel 1966 fu fondata l’attuale Federazione degli antichi giochi e sport della bandiera. Negli ultimi anni la bandiera è stata altresì inserita sperimentalmente, con successo, nell’attività motoria di scuole elementari, medie e superiori.